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Racconti come schegge impazzite venute fuori dal nulla, o da piccoli frammenti della vita quotidiana; ironia, rabbia, skazzo, vigliaccherie, disillusione ma anche voglia di prendere le cose con un po' di leggerezza, di ricominciare ogni santissimo giorno a scornarsi per qualcosa. Scritti in tempi diversi e in modi diversi, sono il frutto di una libertà quasi assoluta e possono risultare forti o addirittura volgari, dissacranti, spietatamente cinici o grotteschi, ma sempre aderenti al vero, a un profondo sentire la vita, con le sue piccole gioie, epifanie di un momento che ti spalancano gli occhi su chi sei o chi dovresti essere, con le sue troppe frustrazioni e i lunghi abbandoni alla noia e all'oblio. Personaggi e situazioni raccontati in schizzi brevi, delineati in poche battute, depositati sulle rive di una spiaggia deserta mentre nel mare della fantasia si agitano ricordi ed emozioni. Sopravvivono in pochi, e sono i più forti. Quelli che hanno la pelle più dura. Quelli che nella tempesta hanno imparato a ballare.